CREAZIONE FRAGILE

Mathias Kessler, Nowhere to Be Found (2010), Galerie Heike Strelow
Anche il Dom Museum, istituzione posizionata giusto accanto alla cattedrale di Santo Stefano, fa sentire la sua voce sull’argomento più dibattuto da scienziati, ecologisti, persone di buona volontà, e artisti, dedicando una lodevole esposizione al rapporto spezzato tra uomo e natura. Fragile Schöpfung (Creazione fragile) non è principalmente una mostra sul clima, incentrata sulle distopie attuali o future. È piuttosto un dialogo con il pubblico che tenta di suscitare un sentimento di armonia e di conciliazione con il Creato al fine di sensibilizzare la coscienza collettiva nell’aprire vie d’uscita dal disastro. Non mancano visioni naturalistiche piene di energia vitale. Una delle opere più significative del percorso, tanto quanto funzionale al tema, è un dipinto poco noto di Caspar David Friedrich, databile 1825. Può davvero essere considerato l’opposto del suo celebre Viandante sul mare di nebbia, eseguito alcuni anni prima. In una notte di luna piena, nel profondo di una gola di montagna, un uomo immerso nelle tenebre osserva un paesaggio seducente e angoscioso al tempo stesso. Immaginiamo che l’opera avrà messo adrenalina nelle vene dei romantici del tempo, accaniti lettori dei suggestivi Inni alla notte di Novalis.
Fino al 3 ottobre 2021
Fragile Schöpfung
a cura di Johanna Schwanberg e Klaus Speidel
DOM MUSEUM
Stephansplatz 6
www.dommuseum.at